La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
Settimana in rialzo per i mercati azionari, con la riapertura della borsa russa che ha parzialmente recuperato il calo di fine febbraio e una sensibile discesa del prezzo del petrolio.
La guerra in Ucraina non accenna a terminare, anche se l’esercito russo sembra aver abbandonato il nord del paese per concentrare le proprie forze sul fronte orientale e sulla costa del Mar Nero. Le efferate uccisioni di civili nelle regioni occupate dalle forze di Mosca stanno aumentando la pressione sui governi occidentali a favore di maggiori sanzioni fino al completo embargo del gas e del petrolio russo, che genererebbe un forte impatto negativo sull’economia del paese ma anche significativi effetti recessivi in Europa, in particolare in Germania.
Le sanzioni a carico di Mosca non sembrano aver fin qui dato i risultati sperati e la Russia non solo è in grado di onorare il proprio debito estero, ma è passata al contrattacco sul piano economico richiedendo alle aziende occidentali pagamenti in rubli per l’import di gas e petrolio anziché in euro.
Non si arresta, nel frattempo, la cavalcata dei prezzi in Europa, con il tasso di inflazione dell’area euro che è giunto al 7.5% e quello italiano che si è attestato poco sotto il 7%.
Sempre sul piano economico, il rapporto sul mercato del lavoro negli Stati Uniti è risultato leggermente sotto le stime quanto a numero di nuovi occupati, ma con una revisione al rialzo del dato del mese precedente e una discesa del tasso d’inflazione che testimoniano uno stato dell’economia ancora a pieno regime. Più deludenti i sondaggi presso i direttori acquisti delle imprese, che hanno confermato una crescita dei prezzi alla produzione attesi ben superiore alle stime degli analisti.
Nella settimana entrante, l’evento di maggior rilievo sarà presumibilmente la pubblicazione delle minute della riunione di politica economica della Federal Reserve, anche se la strada dei rialzi dei tassi sul dollaro sembra ormai ben delineata.
In attesa dei nuovi dati sugli utili infrannuali delle aziende, sul piano macroeconomico, verranno pubblicati nei prossimi giorni gli indici PMI Markit dei servizi nell’area euro, gli indici PMI in Cina, i dati di produzione industriale in Francia e in Germania, le vendite al dettaglio nell’eurozona.