social lending vs obbligazioni?
In un mondo sempre più alla ricerca di rendimenti, è possibile diversificare un portafoglio obbligazionario investendo parte dei propri risparmi nel social lending? I rendimenti del social lending sono difficili da replicare con un investimento obbligazionario tradizionale, Francesca Cerminara, responsabile bond e valute di Zenit spiega il perché su il Sole 24 Ore.
«Sul mercato dei governativi è assolutamente impossibile avere questi rendimenti perché ci sono dei fattori tecnici che il social lending non sconta. Innanzitutto, «i fondi specializzati che investono in bond e il programma di acquisto della Bce determinano un eccesso di domanda che ha drasticamente ridotto i rendimenti, sia sulla parte governativa sia sulla parte corporale investment grade. Sui corporate, su scadenze investment grade a cinque anni siamo sullo 0,5% – 0,8%», prosegue Cerminara. Il minore rendimento è dovuto anche ad altri aspetti tecnici: «C’è un premio size, per cui per emittenti molto grandi il rendimento diminuisce. Per riuscire ad avere dei rendimenti analoghi al social lending occorrerebbe andare sui minibond, al momento però preclusi al mercato retail», afferma Cerminara. E non solo. «Va considerato anche il premio alla visibilità: investendo in bond di emittenti quotati il rendimento scende perché si sa come verranno spesi questi soldi, lo stesso non si può dire quando si finanziano dei privati», prosegue l’esperta. Per queste ragioni l’investimento in social lending è più remunerativo di quello in obbligazioni. «Per ottenere rendimenti analoghi si potrebbe tuttavia investire in un fondo specializzato in bond high yield e/o minibond, che diversifica il rischio investendo su diversi strumenti con rendimenti per esempio del 4%, 6% o addirittura 9%».
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