La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
Il rimbalzo dei mercati è entrato in pausa nella settimana che si è appena conclusa: ad intimorire gli investitori nuove preoccupazioni sul fronte guerra commerciale, dopo la notizia che Trump e Xi non si incontreranno prima dell’entrata in vigore delle nuove tariffe americane sull’import cinese, prevista per il 1° marzo prossimo. In Europa, invece, i listini sono stati influenzati dalla pubblicazione delle nuove previsioni macroeconomiche della Commissione Europea, che ha confermato la decelerazione in atto della crescita dell’area, causata da fattori esterni quali le tensioni nel commercio mondiale e il rallentamento di alcune aree emergenti e in particolare della Cina, oltre che da rischi endogeni, tra i quali sono stati citati la Brexit e la sostenibilità del debito in alcuni paesi. Particolarmente rilevante il taglio delle previsioni di crescita 2019 per l’Italia, che ha innescato una crescita dello spread BTP-Bund e un rialzo di circa 20 bps del CDS sul debito sovrano.
Tra i fattori che potrebbero incidere sull’andamento dei mercati nella settimana entrante, va citato il rischio di un nuovo shutdown del governo federale negli USA. Il prossimo 15 febbraio scade infatti il temporaneo finanziamento concesso dall’Amministrazione Trump per permettere la ripresa delle attività degli enti federali e si potrebbe riproporre il braccio di ferro con il Parlamento, che continua a negare i fondi per la costruzione del muro al confine con il Messico. Il recente discorso sullo Stato dell’Unione non ha chiarito le intenzioni di Trump e le possibilità di un compromesso con l’Assemblea legislativa, anche se il calo di popolarità registrato dal presidente in occasione dello shutdown di gennaio sembra spingere verso una qualche forma di accordo. Tra i dati congiunturali attesi negli USA in settimana l’inflazione di gennaio, seguita dalle vendite al dettaglio di dicembre, dalla produzione industriale e dall’indice di fiducia dell’Università del Michigan. Nell’area euro, invece, il dato sul PIL tedesco nel quarto trimestre completerà la pubblicazione dei dati di crescita della regione, anche se non dovrebbe aggiungere particolari novità rispetto ai numeri fin qui usciti (le attese sono di una crescita marginalmente positiva nel trimestre che dovrebbe trainare in area leggermente positiva anche l’indicatore aggregato dell’area euro).