La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
Grazie a un mix favorevole di dati economici e notizie, la settimana si è conclusa positivamente per i mercati finanziari e per quelli azionari in particolare.
Negli Stati Uniti, la crescita delle vendite al dettaglio di gennaio, insieme alla notizia di un’importante acquisizione nel settore dei semiconduttori, ha favorito un andamento rialzista della borsa fin dall’inizio della settimana. I dati sui prezzi al dettaglio e alla produzione, in linea con le attese, hanno poi rassicurato gli investitori circa l’atteggiamento più morbido della Federal Reserve in tema di politica monetaria. Solo in chiusura di periodo nuovi dubbi sulla trattativa commerciale tra USA e Cina hanno rallentato la salita del mercato statunitense, che ha comunque fatto registrare una delle migliori performance settimanali dell’ultimo semestre.
In Europa, la Brexit ha tenuto banco, generando ottimismo sui listini, soprattutto dopo che il Parlamento britannico, che aveva rigettato l’accordo tra il governo May e l’Unione, ha deliberato di non accettare un’uscita dalla UE priva di accordo e dato mandato all’esecutivo di negoziare con Bruxelles un rinvio della scadenza di fine marzo. Oltre alle azioni, la sterlina britannica ha beneficiato dell’evoluzione della vicenda, guadagnando sulle altre valute mondiali.
Tra i paesi emergenti, il governo cinese ha annunciato nuove misure di stimolo fiscale, che vorrebbero generare maggiore crescita economica nel paese.
Il prezzo del petrolio ha continuato a salire in settimana, toccando i nuovi massimi da inizio anno.
Per quanto riguarda la settimana appena iniziata, sono attesi vari appuntamenti di potenziale impatto sui mercati, a partire dalla riunione del FOMC, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve, accompagnata da analoghi incontri per le banche centrali del Regno Unito e del Brasile. Grande attesa anche per la riunione del Consiglio Europeo, che discuterà anche gli sviluppi della Brexit, alla luce del voto favorevole al rinvio da parte del Parlamento inglese.
Sotto il profilo macroeconomico, i dati più rilevanti dovrebbero essere gli indici preliminari di fiducia delle imprese di marzo, tanto più interessanti in quanto parecchi indici sono vicini ai 50 punti, con una sostanziale parità tra ottimisti e pessimisti sul futuro andamento dell’economia.
L’attività gestionale di Zenit SGR ha appesantito sui portafogli focalizzati sulla borsa italiana il settore delle infrastrutture di telecomunicazione alla luce degli investimenti che si prevede potranno interessare il comparto nel prossimo futuro. Più in generale, è stata costruita una posizione su una società petrolifera estera per avere esposizione al mercato del gas liquefatto (LNG), che nei prossimi anni dovrebbe vedere i propri consumi in aumento per la crescente domanda asiatica, ed è stata inserita nei portafogli un’importante realtà industriale tedesca fortemente penalizzata nei prezzi dalle aspettative di recessione di fine 2018.