La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
Settimana ad andamento complessivamente laterale sui principali mercati finanziari, con notizie di segno positivo ed altre di carattere opposto che si sono intrecciate facendo oscillare gli indici senza una chiara direzione.
Tra gli aspetti positivi, alcuni dati congiunturali migliori delle attese: negli Stati Uniti, il mercato del lavoro che in aprile ha aggiunto oltre 260mila nuovi posti contro stime di 190mila, riducendo di due decimali il tasso di disoccupazione, mentre nell’area euro il PIL del primo trimestre, in miglioramento in Italia e a livello aggregato, e l’indice PMI manifatturiero, che in Francia ha recuperato il livello di 50 punti e nell’intera eurozona è risultato in crescita di un decimo di punto.
Non hanno deluso neanche i risultati trimestrali delle aziende statunitensi, che al momento hanno battuto le stime in oltre tre casi su quattro anche se non sono mancate le sorprese negative, tra le quali in settimana Alphabet, l’azienda di Google, che ha sospinto al ribasso l’indice FAANG (costituito da Facebook, Amazon, Apple, Netflix e appunto Google / Alphabet) dopo aver pubblicato un fatturato di periodo inferiore alle attese.
Ad innescare tuttavia i maggiori timori degli investitori sono stati i commenti del Presidente della Federal Reserve a margine della riunione di politica monetaria in cui il FOMC ha mantenuto invariati i tassi di interesse sul dollaro: Powell ha confermato un atteggiamento neutrale della banca centrale, sottolineando che i dati di inflazione contenuta potrebbero essere “transitori” e allontanando, secondo l’interpretazione di molti analisti, la possibilità di un taglio dei tassi nel corso dell’anno, evento su cui i mercati avevano iniziato a scommettere.
La settimana appena iniziata ha visto tornare precipitosamente alla ribalta il tema della guerra commerciale tra USA e Cina a causa di due tweet del Presidente americano Trump nel quale si dichiara insoddisfatto dei lenti progressi delle trattative bilaterali e minaccia di raddoppiare i dazi su un’ampia gamma di importazioni cinesi già dal prossimo venerdì. Benché possa rientrare nella casistica di una spregiudicata tattica negoziale a cui Trump è avvezzo, il messaggio ha mandato “in rosso” le borse mondiali, a partire dalla piazze cinesi, e messo a repentaglio la visita a Washington del vice-premier di Pechino, prevista nel corso della settimana.
Per quanto riguarda gli altri fattori di influenza dei mercati, pochi dati congiunturali attesi negli Stati Uniti, al di fuori degli indici dei prezzi al consumo e alla produzione, mentre nell’area euro saranno pubblicate le produzioni industriali di marzo e gli indici PMI del settore dei servizi. Tra le aziende che comunicheranno i risultati trimestrali in settimana AIG e Disney in America, BMW e Siemens in Germania, Intesa e Enel in Italia.
Nel corso della settimana l’attività gestionale di Zenit SGR si è concentrata sulla vendita, in ottica di presa di profitto, di alcune posizioni nazionali e internazionali detenute in portafoglio, nel contesto di una generale riduzione dell’esposizione azionaria complessiva. Tra gli acquisti effettuati, merita una menzione l’incremento di una posizione nel settore petrolifero europeo, effettuato dopo la pubblicazione di confortanti risultati trimestrali della società.