La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
Settimana moderatamente positiva per i mercati finanziari, cui hanno contribuito in particolare risultati trimestrali delle società USA in linea o superiori alle attese. Non hanno deluso, infatti, le pubblicazioni degli utili di periodo delle grandi banche statunitensi e di alcune società del comparto farmaceutico, anche se non sono mancate sorprese negative come nel caso di IBM.
Tra gli altri temi ricorrenti, i mercati hanno scontato con oscillazioni più o meno marcate le notizie alterne provenienti dal fronte della trattativa tra USA e Cina: parziale delusione per il limitato raggio dell’accordo fin qui raggiunto tra le due potenze, seguita da un maggiore ottimismo per il prossimo incontro tra i presidenti Trump e Xi nell’ambito del vertice dei paesi dell’Asia e dell’area del Pacifico, prima del quale è improbabile che venga siglata un’intesa definitiva, come ha detto lo stesso Trump.
Dal lato dei dati congiunturali, le vendite al dettaglio negative hanno temporaneamente disilluso i mercati, a dispetto di indici di fiducia dei consumatori in progressione e migliori delle attese e nonostante il dato abbia contribuito a rafforzare le ipotesi di un nuovo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.
In Europa, l’annuncio di un accordo sulla Brexit ha suscitato grande entusiasmo, ma l’opposizione degli unionisti nordirlandesi potrebbe portare ad un nuovo rinvio a gennaio 2020.
Infine, la situazione al confine turco-siriano rimane tesa e gli Stati Uniti hanno minacciato di sanzioni Ankara anche in questa settimana, benché l’accordo di cessate il fuoco poi raggiunto abbia diminuito la tensione nell’area e le pressioni americane.
Nel corso della prossima settimana, pochi dati congiunturali negli Stati Uniti: sono attesi gli ordini di beni durevoli di settembre che dovrebbero riflettere la bassa propensione agli investimenti da parte delle imprese date le nubi che nei mesi estivi si sono addensate sul commercio internazionale.
Sarà anche una settimana importante sotto il profilo dei risultati societari, con i dati di alcune grandi realtà industriali e commerciali (McDonald’s, Procter&Gamble, Caterpillar, Ford, oltre a Boeing nell’occhio del ciclone dopo gli incidenti al nuovo aereo 737 Max) e di un paio di giganti della tecnologia come Microsoft e Amazon.
In Europa, i dati di maggior rilievo saranno presumibilmente gli indici PMI e il sondaggio IFO tedesco, mentre anche qui entrerà nel vivo la campagna di pubblicazione delle trimestrali aziendali, con alcune grandi banche (UBS, RBS, Barclays e in Italia Mediobanca) e qualche primaria società industriale, tra le quali Saipem e Eni.
Sui portafogli gestiti, in settimana sono state effettuate solo alcune limature in ottica di presa di profitto sui titoli che negli ultimi giorni hanno visto apprezzarsi i relativi corsi, in attesa delle pubblicazioni dei risultati trimestrali delle restanti posizioni detenute.