In Italia vincono l’Europa e l’ottimismo. Ora, però, ci vogliono le riforme

Nel giorno del post elezioni europee, Piazza Affari apre con uno sprint e arriva a toccare fino al 3%. In altre parole, in Italia vincono l’Europa, la fiducia e la volontà di un processo riformista. E mentre la deriva euroscettica dovrebbe fungere quindi da contrasto senza però minare la governabilità, gli investitori torneranno ad aprire le proprie posizioni verso l’Italia.

 

“I risultati delle elezioni europee di ieri, con la vittoria schiacciante del Pd, mostrano un dato costruttivo e molto sopra le aspettative. Questo darà forza al governo e, si spera, al processo delle riforme. Per la comunità finanziaria il dato è positivo, dà fiducia agli investitori internazionali che erano un po’ preoccupati e avevano in parte cominciato a rallentare gli investimenti verso il Paese.” Continua Stefano Fabiani, responsabile gestioni patrimoniali di Zenit sgr: “le elezioni europee hanno portato volatilità sui mercati, fungendo da pretesto per prese di profitto sui mercati periferici, Italia in particolare, dove si temeva una affermazione più netta dei partiti anti euro e anti sistema. A risultati conosciuti il quadro è meno lineare da interpretare: sicuramente in Europa c’è una sostanziale affermazione dei partiti che hanno cavalcato la protesta contro l’euro, con i casi più eclatanti, per la rilevanza dei paesi, in Francia e in Uk. In Germania e Italia invece i risultati mostrano una tenuta dei partiti al governo, e soprattutto il risultato italiano allontana le paure pre-elettorali che avevano fatto perdere al nostro mercato il buon momento in termini di performance. In sintesi, come impatto sui portafogli viene meno il timore isolato sui periferici, si crea invece un problema più generalizzato sull’area euro che deve trovare meccanismi di politica monetaria e di politica reale in grado di far ripartire la crescita dei paesi membri e far venire meno le ragioni della protesta”.