La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
Settimana caratterizzata anche sui mercati finanziari dai timori per il “coronavirus”, l’agente patogeno che ha scatenato in Cina un’epidemia con sintomi analoghi alla polmonite e che minaccia di oltrepassare velocemente i confini grazie a un elevato tasso di contagio.
I potenziali riflessi sull’economia – in Cina il governo ha chiuso edifici pubblici, scuole e fabbriche semiparalizzando la regione di Wuhan, la città epicentro della diffusione del virus – hanno sospinto al ribasso i mercati azionari e hanno generato una corsa alla qualità che si è tradotta in acquisti di titoli di stato a basso rischio, oro e altri beni-rifugio.
Pochi i dati macroeconomici di rilievo: tra questi, la decelerazione dei consumi privati negli USA a dicembre, peraltro in linea con le attese degli analisti. Di maggior impatto sui mercati gli utili trimestrali pubblicati in settimana da alcune grandi aziende: tra i risultati positivi annoveriamo Apple, Microsoft, Coca Cola e Amazon, che grazie alla salita del corso dell’azione ha superato i mille miliardi di dollari di capitalizzazione.
Coronavirus e umore negativo degli investitori hanno toccato anche attivi diversi dalle azioni e dalle obbligazioni: sul mercato valutario si è registrata la discesa delle divise emergenti e del blocco del Pacifico, mentre tra le materie prime è calato il petrolio e il comparto dell’energia nel suo complesso.
Nella settimana che inizia la competizione elettorale negli Stati Uniti entra nel vivo con i primi caucus nello Iowa per le primarie del Partito Democratico. Attesa anche per il tradizionale discorso dello Stato dell’Unione che il presidente Trump effettuerà il prossimo martedì.
Consumata la Brexit con la fine del mese di gennaio, si apriranno le trattative tra Gran Bretagna e UE per stabilire i futuri accordi commerciali e quelli relativi alla circolazione di persone e capitali.
Tra i dati congiunturali di prossima pubblicazione, importanti negli USA gli indici ISM, gli ordini di beni durevoli e il rapporto mensile sul mercato del lavoro, in Francia e Germania le rispettive produzioni industriali e a livello globale gli indici Markit PMI del settore manifatturiero e dei servizi.
Per quanto riguarda gli utili aziendali, infine, in settimana sono attesi i risultati di un elevato numero di società appartenenti a diversi comparti economici: tecnologia (Alphabet – Google, Sony), sanità (Merck, Glaxo), auto (Toyota, Ford, GM), energia (BP, Total), finanza (BNP, Ing, SG), beni e servizi di consumo (Disney, L’Oreal, Philip Morris).
Sui portafogli gestiti sono stati effettuati alcuni alleggerimenti sulla componente tecnologica e una riduzione tattica dell’esposizione azionaria sia domestica, sia internazionale, per rispondere al mutato atteggiamento dei mercati. Limature di singole posizioni in controtendenza rispetto all’andamento generale degli indici hanno completato il quadro delle operazioni effettuate.