La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
Mercati un po’ altalenanti nella settimana in cui la BCE ha sostanzialmente confermato invariata la politica monetaria, anche se l’accoglienza da parte degli investitori è stata piuttosto tiepida.
I dati congiunturali diffusi la scorsa settimana sembrano d’altra parte sfidare la narrazione delle banche centrali di una transitorietà nella crescita dei prezzi: nell’area euro l’inflazione in ottobre è salita oltre il 4% e in Italia ha superato il 3%.
Nello stesso tempo preoccupa il rallentamento della crescita, testimoniato dalla diffusione del dato sul PIL americano del terzo trimestre, sceso al 2% anche a causa delle crescenti difficoltà che le aziende manifatturiere incontrano sul piano logistico, di approvvigionamento delle materie prime e sul fronte dei costi dei fattori produttivi e dell’energia.
Venendo all’Italia, l’evento di maggior rilievo è stato probabilmente la rottura dell’accordo tra stato e Unicredit per l’acquisto di MPS da parte della banca, concordato con l’Unione Europea che ha mostrato disappunto per la mancata cessione dell’istituto senese entro i termini pattuiti.
Sul fronte della pandemia, crescono i nuovi contagi in concomitanza con l’avvicinarsi della stagione invernale e difficoltà dal punto di vista sanitario ed epidemiologico si registrano nelle nazioni dove il tasso di vaccinazione della popolazione è ancora basso.
Sul piano politico, invece, grande risonanza è stata riservata alla riunione dei capi di stato e di governo dei paesi del G20, con un’agenda molto fitta che ha incluso l’emergenza sanitaria, la ripresa dell’economia globale e la transizione ecologica; a quest’ultimo punto è dedicata inoltre la conferenza COP26, l’evento delle Nazioni Unite sul clima in corso a Glasgow.
Nella settimana iniziata, l’evento di maggior rilievo è probabilmente il meeting di due giorni della Federal Reserve dedicato alla politica monetaria, dal quale la maggioranza degli analisti si attende l’avvio del tapering, la diminuzione degli acquisti sul mercato dei titoli obbligazionari.
Tra le aziende che pubblicheranno i risultati trimestrali nei prossimi giorni vanno citate BMW e Toyota nel settore automobilistico, Mitsubishi nel settore industriale e dei beni di consumo, Enel e BP tra produttori e distributori di energia, Ing nel comparto finanziario e Pfizer in quello farmaceutico.
Molti dati, infine, per quanto riguarda gli indici congiunturali, tra i più importanti il rapporto sul mercato del lavoro e gli indici ISM manifatturieri negli USA, oltre agli indici PMI del settore manifattura in Cina e in altri paesi.