La sintesi dei principali avvenimenti finanziari

Dopo un agosto in deciso rialzo per i mercati azionari, settembre si apre con una pausa di riflessione.

Pesano soprattutto i dubbi sulle valutazioni dei giganti della tecnologia, che hanno trainato la salita dei listini nei mesi post-lockdown, mentre dal Giappone giunge la notizia che la holding finanziaria Softbank avrebbe contribuito ad alimentare il rally azionario comprando opzioni sui titoli tecnologici per miliardi di dollari.

Gli investitori rimangono comunque fiduciosi che la liquidità generata dalle banche centrali a supporto della ripresa globale aiuterà anche gli investimenti azionari, mentre sul fronte congiunturale i dati economici fanno ben sperare: il mercato del lavoro USA in agosto è risultato migliore delle previsioni, con un tasso di disoccupazione in calo di quasi due punti percentuali e un tasso di sottoccupazione sceso sotto il 15%.

Anche i dati in Cina segnalano un rafforzamento della domanda globale, così come l’incremento del prezzo del petrolio, che pure in settimana ha subìto una battuta d’arresto.

Tra gli eventi esogeni che hanno influenzato e influenzeranno i mercati, cresce l’importanza delle elezioni presidenziali USA: lo sfidante Biden è avanti di circa 8 punti percentuali nei sondaggi, ma una rimonta di Trump non è affatto esclusa, anche perché la sfida si giocherà in una manciata di stati-chiave, tra i timori per la pandemia e le proteste che stanno infiammando alcune città americane.

Il mondo rimane alle prese con l’epidemia da Covid-19, stretto tra la necessità di far ripartire l’economia e il monitoraggio dei nuovi contagi volto ad evitare più severe misure di contenimento. Preoccupanti le situazioni in India e in Russia, mentre sul fronte del vaccino AstraZeneca ha iniziato dei test su volontari negli Stati Uniti.

Prevista nel corso della settimana la riunione di politica monetaria della BCE, nella quale verranno presentate le nuove stime di crescita e di inflazione per l’anno in corso.

L’agenda dei dati congiunturali si concentra sull’Europa, con la pubblicazione della produzione industriale in Germania, Francia e Italia e del PIL dell’area euro e del Regno Unito; inoltre, verranno diffusi gli indici dei prezzi al consumo di Stati Uniti e Cina.

Riprendono infine i negoziati sulla Brexit tra Gran Bretagna e Unione Europea, nei quali entrambe le parti non escludono però di non riuscire a raggiungere un accordo dopo la fine del periodo di transizione.

 Sui portafogli gestiti coperta parzialmente la tecnologia USA dopo l’ultimo rally del mercato e appesantito qualche tema più “classico” assecondando un’iniziale rotazione settoriale del listino; in particolare, inseriti alcuni titoli del comparto industriale, delle infrastrutture e produttori di macchinari da costruzione e da miniera.