La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
Mercati azionari in rialzo nel corso della prima settimana di maggio, a dispetto del vecchio detto borsistico “Sell in May and go away”; prezzi delle materie prime ancora in crescita, dollaro debole e tassi in diminuzione.
Notizie non completamente positive dal fronte congiunturale: indici ISM manifatturieri in calo in aprile negli Stati Uniti dai livelli record di marzo e indici PMI in Europa che pur in crescita rivelano come le aziende produttrici stiano lottando con i ritardi nelle forniture e i prezzi elevati delle materie prime.
Anche i dati societari di fine trimestre evidenziano strategie di tagli dei costi da parte delle imprese e di ritocchi ai listini che hanno permesso incrementi di profitto ben superiori alla crescita delle vendite.
Per quanto riguarda gli altri dati macro, ha sorpreso in negativo il rapporto mensile sul mercato del lavoro USA con una crescita dell’occupazione di poco più di 250mila unità a fronte del milione di nuovi posti di lavoro attesi. Peraltro, gli investitori hanno letto questa notizia in chiave deflazionistica, in grado di allontanare i timori di una crescita dei prezzi al consumo nonostante gli indici di mercato puntino a un’inflazione attesa che supera il 2,5% per la prima volta dal 2008.
La Federal Reserve, dal canto suo, ha per l’ennesima volta rassicurato i mercati sul fatto che la situazione è ancora lontana dalla necessità di cambiamenti nella politica monetaria.
Tra le altre notizie degne di nota, la proposta dell’amministrazione Biden di sospendere i brevetti sui vaccini anti-Covid, che ha visto contrari alcuni paesi europei, e la conferma da parte della stessa amministrazione delle restrizioni agli investimenti USA su alcune aziende cinesi, che ha contribuito all’andamento negativo della borsa di Shangai.
Nella settimana che inizia pochi gli eventi di rilievo, mentre si attendono le pubblicazioni dei risultati trimestrali di ABN Amro e Allianz nel settore finanziario, di Bayer e Merck in quello chimico-farmaceutico, di Deutsche Telekom e Telefonica nelle telecomunicazioni, di Toyota tra gli automobilistici, di Petrobras nel comparto petrolifero, del gigante cinese di vendite online Alibaba e di Walt Disney per quanto riguarda il settore dello spettacolo.
Tra i dati congiunturali, osservati speciali i prezzi al consumo degli Stati Uniti, oltre a quelli di Francia e Germania, poi attese le produzioni industriali dell’area euro, dell’Italia e degli USA, le vendite al dettaglio statunitensi, l’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan e il sondaggio ZEW sull’economia tedesca vista dagli operatori finanziari.
Sui portafogli gestiti, abbiamo inserito una compagnia petrolifera molto attiva nell’attività di raffinazione in vista della riapertura delle economie europee e dell’auspicata ripartenza dei trasporti.