La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
Forte rialzo in settimana delle borse, accompagnato da un ritracciamento del dollaro sull’euro, che ha riportato la divisa statunitense sopra la parità; tassi in discesa e prezzi delle materie prime su percorsi non omogenei, con i metalli industriali in crescita e l’energia in ribasso.
A trainare verso l’alto i mercati azionari è stato il dato di ottobre dell’indice dei prezzi al consumo USA, che ha evidenziato una crescita inferiore alle attese sia della componente core, che esclude alimentari ed energia, sia dell’indice complessivo. Pertanto, le attese sulle decisioni della Federal Reserve per la riunione di politica monetaria di dicembre si sono riposizionate su un incremento dei tassi di 50 punti base, che interromperebbe la serie consecutiva di rialzi da tre quarti di punto percentuale, e queste aspettative si sono immediatamente riflesse positivamente sulla curva dei rendimenti del dollaro.
Sul piano politico, le elezioni parlamentari di metà mandato negli Stati Uniti non hanno confermato l’onda lunga repubblicana che alcuni analisti si attendevano, complicando le speranze di Trump di concorrere a un nuovo mandato presidenziale nel 2024.
Per quanto riguarda il conflitto in Ucraina, la Russia ha annunciato il ritiro delle truppe da Kherson, l’unico capoluogo di regione conquistato dall’inizio della guerra. Sebbene da parte ucraina l’annuncio sia stato ricevuto con un certo scetticismo, alcuni ritengono che la mossa possa preludere al tentativo da parte di Mosca di aprire delle trattative per consolidare lo status quo, soprattutto facendo pressione in questo senso sugli alleati di Kiev.
Infine, la Cina ha ribadito la ferma intenzione di proseguire nella politica di eradicamento del Covid dal proprio territorio, nonostante i lockdown continuino a danneggiare l’economia, mentre qualche scossone sulle borse è giunto dal mondo delle criptovalute, dopo le difficoltà di uno dei vari exchange, la sua mancata acquisizione da parte del principale operatore di questo settore e la conseguente dichiarazione di fallimento, il tutto nel giro di una settimana.
Dando un’occhiata alla settimana che inizia, il G-20 sembra essere il principale evento a livello politico internazionale, anche perché a margine degli incontri vedrà un faccia a faccia tra il presidente statunitense Biden e il leader cinese Xi, mentre pare confermato che Putin non parteciperà al summit.
Per quanto riguarda gli utili aziendali, i numeri più interessanti potrebbero provenire dalle aziende del settore della distribuzione americana come Walmart, Target, Macy’s e Home Depot, per avere il polso dei consumi negli Stati Uniti; inoltre, sono attesi i dati delle cinesi Alibaba e Tencent e di Siemens e Vodafone in Europa.
Sul piano dei dati congiunturali, infine, un’indicazione che riguarda da vicino l’Italia, quello dell’inflazione, insieme agli analoghi indicatori nel Regno Unito, in Giappone e nell’area euro; oltre a ciò, previsti gli indici di produzione industriale di Stati Uniti, Giappone, Cina e area euro, le vendite al dettaglio statunitensi e cinesi e il sondaggio ZEW sull’economia tedesca vista dai principali operatori finanziari del paese.