La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
Borse prevalentemente negative in settimana e dollaro in rialzo, sostenuto dai crescenti rendimenti dei titoli di stato americani.
Parte male la pubblicazione dei risultati trimestrali delle banche USA, con Wells Fargo che trascina al ribasso gli indici, mentre la decisione dei principali social media di sospendere gli account di Trump e di altri soggetti che potrebbero aver ispirato i disordini al Congresso solleva dubbi tra gli analisti sulla neutralità delle piattaforme che compirebbero scelte editoriali e potrebbero quindi essere soggette alla regolamentazione più stringente della stampa.
Sul piano politico, negli USA i Democratici provano per la seconda volta a lanciare una procedura di impeachment nei confronti di Trump, anche se è improbabile che si possa concludere entro il termine della sua presidenza e non è chiaro cosa accada al procedimento legale una volta decorso questo termine, mentre in Italia si apre una crisi di governo dopo le dimissioni dei ministri di Italia Viva.
Per quanto riguarda la politica economica, Biden lancia un piano anti-pandemia che dovrebbe complessivamente assommare a circa 2mila miliardi di dollari, mentre le banche centrali rassicurano i mercati sull’intenzione di mantenere i tassi a zero e i programmi di acquisto dei titoli finché sarà necessario. In particolare, la Federal Reserve annuncia che non alzerà i tassi fino al manifestarsi di fenomeni rilevanti di inflazione, lasciando intendere che permetterà alla crescita dei prezzi al dettaglio di superare il 2%.
Sugli altri mercati, balzo dell’indice cinese che si attesta ai massimi storici dal 2007, grazie al rialzo del settore finanziario.
Nella settimana che inizia, l’attenzione sarà per l’inaugurazione della presidenza Biden negli Stati Uniti, anche per il timore di disordini che ha imposto una mobilitazione delle forze dell’ordine e dell’esercito senza precedenti.
In Europa, prevista per metà settimana la riunione di politica monetaria della BCE.
Per quanto riguarda gli utili aziendali, attesi i risultati delle restanti grandi banche USA, tra cui Bank of America, Morgan Stanley, Goldman Sachs, oltre a Procter & Gamble, Alcoa, Intel, IBM e Netflix, tra gli altri.
A livello di indicatori congiunturali, previsti in settimana il PIL del quarto trimestre della Cina, oltre alla produzione industriale e alle vendite al dettaglio di dicembre, il sondaggio ZEW sull’economia tedesca e gli indici Markit PMI di USA, area euro e Gran Bretagna.