La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
Andamento eterogeneo delle borse in settimana con alternanze di discese e rialzi su uno scenario non privo di complessità ma che cerca spunti positivi.
A livello geopolitico, la guerra in Ucraina ha subito una escalation dopo il pesante danneggiamento del ponte che unisce la Crimea alla Russia, a cui ha fatto seguito un’azione di rappresaglia di Mosca che ha colpito infrastrutture ma anche obiettivi civili tornando a lanciare missili su Kiev dopo parecchi mesi.
Sul fronte economico, invece, resta fragile la situazione del Regno Unito, dove la Bank of England ha ammonito gli investitori istituzionali a ridurre la posizioni in titoli di stato, informando che il piano di sostegno temporaneo alle quotazioni non verrà prorogato oltre il 14 ottobre; intanto, la premier Liz Truss è stata costretta alla retromarcia sul controverso piano di taglio alle imposte sul reddito, rimuovendo anche il Cancelliere dello Scacchiere Kwarteng, promotore del piano.
Il dato dell’inflazione USA, più alto delle attese, sembra ridurre sostanzialmente la possibilità di un ripensamento da parte della Federal Reserve sulla direzione della politica monetaria USA, mentre il Fondo Monetario Internazionale, nel suo Economic Outlook prevede una crescita del PIL in contrazione nel 2023 per effetto degli aumenti dei prezzi. E, in effetti, il dato stagnante delle vendite al dettaglio USA potrebbe indicare un primo impatto dell’inflazione sui consumi, anche se serviranno ulteriori conferme per validare questa ipotesi.
Nella settimana che inizia, entra nel vivo la campagna di pubblicazione dei risultati trimestrali da parte delle società quotate: oltre ai numeri del periodo, gli analisti cercano conferme sulle proiezioni di fatturati e utili nell’ultimo scorcio dell’anno e nei primi mesi del 2023, alla luce del complicato scenario congiunturale. A questo proposito, si attendono i risultati, tra gli altri, di American Express, Bank of America, Bank of New York Mellon e Goldman Sachs nel settore finanziario, oltre che di IBM, Johnson & Johnson, Procter & Gamble, Netflix e Tesla.
Sul piano geopolitico, il ventesimo congresso del Partito Comunista Cinese dovrebbe assicurare a Xi il terzo mandato alla guida del paese, consacrandolo come leader storico della Cina dopo Mao e Deng.
Infine, sul piano macroeconomico, si attendono in settimana nuovi indici dei prezzi al consumo e, in particolare, i dati di Gran Bretagna, Italia e area euro, oltre alla produzione industriale giapponese e statunitense, alle vendite al dettaglio in Cina e nel Regno Unito, al sondaggio ZEW sullo stato dell’economia in Germania.