La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
Borse in crescita nella settimana appena conclusa, grazie a una buona partenza della campagna di pubblicazione dei risultati trimestrali delle aziende, con le banche USA che hanno rivelato numeri complessivamente positivi.
L’inflazione continua a rimanere la preoccupazione numero uno degli operatori: negli Stati Uniti, i prezzi al consumo sono aumentati a un tasso del 5.4%, mentre in Italia la crescita ha toccato +2.5%, livello record dal 2012.
Nell’aggiornamento semestrale del suo World Economic Outlook, il Fondo Monetario Internazionale ha sposato la tesi di un fenomeno temporaneo indotto dalle difficoltà logistiche seguite alla pandemia, prevedendo un picco nella crescita dei prezzi per il 2021 e un progressivo ritorno alla normalità verso la metà del 2022.
Separatamente, il Fondo ha avvertito del rischio di una correzione nei prezzi delle azioni e delle case quando le banche centrali inizieranno a ritirare la liquidità immessa sui mercati nella fase di crisi. A questo proposito, i verbali dell’ultima riunione del comitato di politica monetaria della Federal Reserve hanno evidenziato che la banca centrale USA si prepara a ridurre gli acquisti di titoli sul mercato a partire da metà novembre o da metà dicembre.
Proseguono gli effetti della carenza di processori sui settori industriali e tecnologici: in settimana, Apple ha annunciato un taglio alla produzione di iPhone per la difficoltà di approvvigionamento di chip, mentre ci si domanda quale sarà l’effetto della crescita dei prezzi sui conti aziendali, soprattutto nei settori con minor capacità di trasmissione degli aumenti al consumatore finale.
Infine, sul mercato delle materie prime, nuovo incremento del prezzo del petrolio e dei costi di molti metalli industriali, tra i quali zinco e alluminio che hanno toccato valori record rispetto ai livelli dell’ultimo decennio.
Nella settimana che inizia, pochi gli eventi previsti sul piano economico e politico, per cui l’attenzione dei mercati sarà tutta concentrata sulle trimestrali e sui dati congiunturali. Per quanto riguarda le prime, sono attesi i risultati di American Express e Barclays nel settore finanziario, di Intel e IBM nella tecnologia, di Netflix e Tesla tra le aziende più innovative, di Verizon nel settore delle comunicazioni e di Johnson & Johnson, Procter & Gamble, Philips, Philip Morris tra i produttori di beni a largo consumo.
A livello di dati congiunturali, invece, in settimana verranno pubblicati il PIL cinese, la produzione industriale USA, gli indici dei prezzi al consumo nell’area euro e gli indici Markit PMI di vari paesi.