La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
Mercati azionari eterogenei in settimana, con un rialzo delle piazze emergenti e un calo di quelle sviluppate, tassi in discesa, dollaro in salita, soprattutto rispetto alle divise emergenti, e materie prime in ascesa, con l’eccezione del petrolio, che ha scontato l’avvicinarsi di un accordo in seno all’OPEC+ sull’incremento della produzione di greggio da qui a fine anno.
I motivi di preoccupazione non sono variati: si teme la diffusione della variante delta per quanto riguarda la pandemia e il rallentamento della campagna vaccinale, che ora deve puntare a convincere gli esitanti per raggiungere percentuali compatibili con la cosiddetta immunità di gregge.
Dal punto di vista macroeconomico, l’inflazione rimane tra le fonti di timore, anche se le banche centrali cercano di rassicurare: negli USA, la crescita dell’indice dei prezzi al consumo ha toccato nuovi massimi dal 2008, ma la Federal Reserve ha detto per bocca del presidente Powell che la situazione dell’economia statunitense è ancora troppo fragile per pensare di ritirare lo stimolo monetario.
Tuttavia, gli investitori notano che altre banche centrali hanno intrapreso un percorso di graduale restrizione e si domandano quanto a lungo gli Stati Uniti (e l’area euro) potranno continuare a mantenere un atteggiamento espansivo.
In Europa, nel frattempo, via libera dell’Ecofin ai programmi PNRR, tra cui quello dell’Italia, con i primi 25 miliardi di euro in arrivo nel nostro paese tra luglio e agosto, mentre la BCE ha annunciato un piano di studio della durata di due anni per la creazione di una valuta digitale europea.
Nella prossima settimana, attesa per la riunione di politica monetaria della BCE, dopo che Lagarde ha annunciato nuove linee guida per il futuro, che potrebbero includere le più recenti novità rese note dalla banca centrale: l’allineamento alla Federal Reserve nel considerare l’obiettivo di inflazione “simmetrico” e quindi consentire rialzi più o meno temporanei che compensino i periodi di deflazione del recente passato e l’inclusione dei piani di transizione legati al cambiamento climatico nelle considerazioni di politica monetaria.
Iniziata intanto la campagna di pubblicazione dei risultati semestrali delle aziende, da cui gli investitori si attendono numeri positivi legati alle riaperture delle attività economiche post-pandemia e che giustifichino i livelli ambiziosi delle valutazioni dei mercati.
Sul piano macroeconomico, infine, attesi gli indici PMI in Europa e negli USA e le vendite al dettaglio in Gran Bretagna.