La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
Negativi i mercati azionari in una settimana in cui i dati economici hanno evidenziato che l’inflazione rimane elevata sia negli Stati Uniti, sia in Europa.
Anche per questo motivo, la fiducia degli operatori economici si sta incrinando: il sondaggio ZEW sullo stato dell’economia tedesca vede il numero dei pessimisti ad un livello non più toccato dalla crisi del 2008.
Prosegue in Europa la preoccupazione sulle forniture di gas e sui prezzi dell’energia, di particolare rilievo in vista dell’inverno. Nessun accordo si è trovato tra gli stati dell’Unione Europea sull’imposizione di un “tetto” al prezzo delle importazioni di gas, misura che lascia fredda la Germania insieme ai paesi nordici.
Nel frattempo il presidente russo Putin e l’omologo cinese Xi si sono incontrati a margine di un meeting asiatico: Pechino non ha offerto a Mosca la sponda che quest’ultima attendeva sulla guerra in Ucraina, ma ha comunque ribadito l’importanza dei due paesi sullo scacchiere mondiale.
Sempre sul piano politico, l’UE si dice preoccupata per lo stato di diritto in Ungheria e paventa la possibilità di ridurre i fondi al governo Orban in assenza di misure correttive.
Nella settimana che inizia, l’evento di maggior rilievo sarà certamente la due giorni di politica monetaria della Federal Reserve, dalla quale gli analisti si attendono un nuovo incremento dei tassi sul dollaro di almeno 75 basis points, anche se non manca chi prevede un rialzo di un pieno punto percentuale.
Analoghi meeting sono previsti per la Bank of England e per la Bank of Japan, mentre sul piano politico si entra nella settimana finale di campagna elettorale in vista delle elezioni politiche in Italia, che secondo gli ultimi sondaggi pubblicati, porteranno alla formazione di un governo di centro-destra.
Sul piano macroeconomico, pochi i dati attesi nei prossimi giorni: scarsamente rilevante l’indice dei prezzi al consumo in Giappone, mentre qualche indicazione in più dovrebbe provenire dalla pubblicazione degli indici PMI in Europa e negli Stati Uniti.