La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
Settimana interlocutoria sui mercati finanziari, mentre gli investitori cercano di comprendere i nuovi scenari che si prospettano.
I dati sulla pandemia appaiono incoraggianti, con una riduzione o quanto meno un arresto della crescita di nuovi casi registrati nella maggior parte dei paesi, tanto che i governi iniziano a pianificare il graduale allentamento delle misure di lockdown adottate nelle scorse settimane.
Nel frattempo, i dati congiunturali iniziano a mostrare i segni della peggiore recessione dall’epoca della Grande Depressione, almeno secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, che prevede tra il 2020 e il 2021 una perdita cumulata di output pari a circa 9.000 miliardi di dollari e un calo del PIL globale per l’anno in corso del 3%.
Negli USA le nuove domande di disoccupazione sono cresciute di 5 milioni di unità, portando il totale dei disoccupati dall’inizio dell’emergenza a 22 milioni, mentre le vendite al dettaglio in marzo hanno fatto registrare una perdita storica mese su mese di quasi il 9%, con previsioni per il mese di aprile persino peggiori.
In Cina, la variazione del PIL nel primo trimestre è stata negativa per quasi sette punti percentuali, mentre sul mercato delle materie prime il petrolio ha toccato un minimo ventennale, con un prezzo inferiore ai 20 dollari per barile.
Preoccupazione anche per la stagione degli utili ormai iniziata con un grado di incertezza mai registrato in precedenza. Tra i primi numeri ad affluire, quelli delle grandi banche USA, che hanno deluso in particolare per i massicci accantonamenti effettuati con conseguenze negative sui bilanci.
Nella settimana entrante si riuniranno virtualmente i leader UE per discutere delle contromisure comunitarie alla pandemia. Sul tavolo un budget particolarmente rafforzato per l’Unione e probabilmente un’accesa discussione sugli strumenti di finanziamento per i paesi più colpiti dalla crisi, tra MES, coronabond ed eurobond.
Incontro anche tra i ministri della sanità del G-20 per coordinare le risposte all’epidemia e ripresa dei negoziati tra Unione Europea e Gran Bretagna per definire i rapporti dopo la Brexit.
Tra i dati congiunturali che saranno pubblicati nei prossimi giorni si possono citare le nuove richieste di disoccupazione, le vendite di nuove case e l’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan negli USA, gli indici Markit PMI e la fiducia dei consumatori nell’area euro, di nuovo gli indici PMI e il tasso di disoccupazione in Gran Bretagna, i sondaggi ZEW e IFO sullo stato dell’economia in Germania. Da segnalare poi le numerose aziende che pubblicheranno i dati trimestrali nel corso dei prossimi giorni e che potranno avere un impatto rilevante sugli indici.
Sui portafogli gestiti abbiamo continuato ad alleggerire la componente a minore liquidità e più volatile, in particolare sul mercato domestico, incrementando invece titoli di settori difensivi e mantenendo comunque una percentuale di liquidità elevata. Sulla componente internazionale, abbiamo preso profitto da alcuni titoli tecnologici e da un farmaceutico che ha sorpreso al rialzo grazie a un principio attivo che potrebbe essere efficace per contrastare il COVID-19. Abbiamo invece incrementato un’azienda di nicchia del settore dei videogiochi e un titolo minerario legato all’andamento di rame e oro. All’interno della parte obbligazionaria dei portafogli, abbiamo investito su titoli di massima qualità e su un’emissione obbligazionaria di Cassa Depositi e Prestiti che andrà a finanziare ospedali e centri di ricerca italiani.