La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
Settimana decisamente positiva per i mercati finanziari, sostenuta più da eventi politici ed esogeni che dallo scenario congiunturale.
Due i temi importanti per gli investitori: il confronto commerciale tra USA e Cina e la politica monetaria delle banche centrali.
Sul primo argomento, la conferma di un incontro bilaterale tra Trump e Xi nell’ambito del prossimo G-20 previsto per la fine del mese in Giappone ha generato ottimismo tra chi ritiene che lo stallo dei negoziati possa essere sbloccato solo da un intervento dei vertici dei due paesi.
Più numerosi gli eventi legati alla definizione delle politiche monetarie delle banche centrali: la Federal Reserve, nella sua riunione di metà giugno, ha lasciato invariati i tassi come da attese ma ha mostrato un atteggiamento molto morbido che ha rassicurato i mercati. Dal canto suo Draghi, in un intervento pubblico, ha detto abbastanza inaspettatamente che la BCE è pronta a stimolare ulteriormente l’economia qualora ve ne fosse la necessità; le parole del banchiere centrale hanno avuto un effetto immediato sull’euro, che si è svalutato contro il dollaro e le altre principali divise.
Peraltro, le stime flash degli indici PMI di giugno per Germania, Francia ed eurozona sono risultate ancora deboli, anche se in leggero miglioramento a livello aggregato, e sembrano giustificare un atteggiamento di politica economica conciliante. Tra i mercati che non si affacciano sull’Atlantico, si è apprezzato particolarmente l’indice della borsa di Hong Kong, grazie alla sospensione del controverso progetto di legge sull’estradizione verso la Cina, che aveva suscitato ingenti proteste di piazza.
Il prezzo del petrolio ha beneficiato della notizia di un possibile accordo tra i paesi produttori su un taglio all’offerta, mentre i tassi sono scesi globalmente riflettendo l’atteggiamento espansivo delle banche centrali.
Nella settimana che inizia, i dati congiunturali di maggior rilievo per gli USA saranno presumibilmente gli indici di fiducia dei consumatori, gli ordini di beni durevoli e i redditi e le spese per consumi personali di maggio. Nell’eurozona, si attendono gli indici dei prezzi al consumo, che potranno confermare le preoccupazioni della BCE qualora deviassero al ribasso dai target di politica monetaria come è avvenuto negli ultimi mesi. Nell’area asiatica, saranno pubblicati i profitti delle aziende industriali cinesi, attesi in declino a maggio rispetto al mese precedente, e la produzione industriale in Giappone. Dopo le anticipazioni di Trump, tuttavia, l’evento clou della settimana sarà verosimilmente il G-20 di Osaka, e in particolare l’esito dell’incontro bilaterale tra USA e Cina.
Sotto il profilo gestionale, in settimana sono stati effettuati tra l’altro inserimenti mirati nei portafogli di alcuni titoli, tra cui una posizione in un produttore francese di liquori con un profilo internazionale e in un’azienda del tabacco che sta mettendo a punto un sistema innovativo di fumo senza combustione.