La sintesi dei principali avvenimenti finanziari
I mercati azionari provano a raggiungere nuovi massimi con una rotazione settoriale che alterna i rialzi delle azioni tecnologiche, grandi vincitrici nel periodo pandemico, con la crescita dei titoli value, favoriti per il rilancio dell’economia atteso nel prossimo futuro.
Rimangono sullo sfondo i timori per l’inflazione, anche questa settimana rinfocolati da alcuni dati congiunturali statunitensi, tra i quali il deflatore dei consumi personali – una misura di crescita dei prezzi attentamente considerata dalla banca centrale nelle sue analisi – aumentato in aprile del 3.6% anno su anno e del 3.1% nella versione depurata dalle componenti più volatili di alimentari ed energia.
La Federal Reserve, dal canto suo, continua a buttare acqua sul fuoco, facendo sapere che considera i rialzi dei prezzi fenomeni temporanei, legati tra le altre cose alle difficoltà logistiche e di approvvigionamento che molte industrie stanno affrontando in questo periodo di forte crescita della domanda con un’offerta che risente ancora degli strascichi della pandemia.
In Europa, i dati congiunturali rimangono rassicuranti: in settimana il sondaggio IFO in Germania è risultato positivo per le sorti della maggiore economia continentale.
Nella settimana che inizia i ministri delle finanze e i presidenti delle banche centrali del G-7 si incontrano a Londra, mentre i membri dell’OPEC+ si riuniscono per valutare l’eventuale aumento della produzione di petrolio, anche alla luce delle voci di un accordo tra USA e Iran sul nucleare che potrebbe mettere fine alle sanzioni a carico di Teheran.
Pochi gli utili societari in corso di pubblicazione, tra i quali i dati trimestrali della piattaforma video Zoom, mentre molto ricco il calendario di indicatori congiunturali: prevista infatti la diffusione del rapporto mensile sul mercato del lavoro USA e dei dati di disoccupazione in Italia, Germania e nell’area euro, oltre agli indici PMI manifatturieri e dei servizi e agli indici ISM statunitensi, al PIL italiano, ai dati di inflazione di Italia e Germania, alla produzione industriale in Giappone, alle vendite al dettaglio dell’area euro e del Giappone e infine alla pubblicazione del periodico Beige Book sull’economia USA vista dalla Federal Reserve.
Sui portafogli gestiti, operazioni di alleggerimento su alcune posizioni sia sul lato domestico, sia sulla componente internazionale e inserimento di una azienda statunitense che opera nel settore dei “big data”.